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E allora, che selvatichezza sia!


Ci siamo completamente scollegati dagli alimenti naturali e dalla natura in genere.


Questo sistema alimentare industriale destruttura la nostra cultura alimentare appiattendola e uniformandola grazie a colori, sapori, forme e fragranze di cibi identici e perfetti solo negli spot pubblicitari con il fine di poter più facilmente costruire, promuovere e commercializzare "oggetti commestibili per il target senza densità nutritiva" anziché alimenti sani, etici, nati sostenibilmente e di alto valore nutrizionale. Se noi perdiamo i riferimenti dimenticandoci di cosa sia capace la natura che crea vita alimentare e non solo, le industrie riescono a rifilarci i loro cibi finti alimentandoci a spot televisivi. D'altronde come potrebbero aumentare continuamente i loro ricavi nonostante una fortissima concorrenza che nella grande distribuzione si combatte esclusivamente con il continuo ribasso dei prezzi per riempire i discount, che si raggiungono esclusivamente sfruttando produzioni di monocolture e grazie a un'agricoltura esclusivamente tossica per il suolo, intensiva, estensiva e che se ne frega di me, di voi e della stessa natura che sta sparendo?


Veniamo totalmente rincoglioniti da messaggi costruiti per farci credere che il deterioramento dell'ambiente sia solo colpa nostra delle nostre scelte personali, del nostro modo di vivere quotidianamente e che i rimedi li possiamo mettere in atto noi grazie all'acquisto di cibi "green", che ci levano dall'imbarazzo di essere "inutili per il pianeta" perché lo fanno quei prodotti al posto nostro il gesto di salvarlo: basta che li acquistiamo! Ad esempio quante volte avete letto sulle confezioni o visto negli spot pubblicitari, la frase "grazie al nostro progetto di sostenibilità, ecc, ecc..." ? Quindi in qualsiasi messaggio pubblicitario televisivo, radiofonico o su carta stampata, le aziende metteranno molto bene in evidenza un link a una pagina web o un codice cosiddetto "QR code" che ci collega direttamente all' indirizzo internet dedicato alla spiegazione di tale progetto. Ma nel tempo, se torneremo a controllare i contenuti di quel progetto, scopriremo che non si aggiorneranno mai, perché molte aziende pubblicizzano esclusivamente una bella facciata che poi disattende i fatti e che non dà seguito alle nobili intenzioni pubblicizzate: quindi non troverete nessun link e tanto meno un numero di telefono o un QR code con l’avanzamento progressivo dei progetti illustrato grazie a precise e documentate informazioni e questo perché il fine ben nascosto diventa “meno ti spiego e meglio è...”. Si chiama greenwashing e si mette in pratica vestendosi di "verde" e di tante buone intenzioni solo all'inizio, senza che le azioni concrete seguano e oltretutto i danni salutari e ambientali generati dalle produzioni alimentari industriali non dovrebbero essere "coperti con il greenwashing" ma rimborsati dalle stesse aziende che se lo facessero, come sarebbe giusto che fosse, non potrebbero vendere a prezzi al ribasso perenne come fanno: è per questo motivo che i prezzi dei discount sono un'illusione e noi permettiamo che esista a danno della nostra salute e di quella della natura. Vi consiglio la lettura di un libro dal titolo “I padroni del cibo” che racconta e analizza come mentre nel mondo un miliardo di persone soffre di obesità, un altro miliardo è denutrito; nel suo libro l'autore Raj Patel compie un'indagine approfondita che svela per la prima volta i retroscena della guerra in corso per il controllo delle risorse alimentari.


Ma per sorridere vi invito anche a guardare il contro spot comico, forse anche sperimentale, su questa pagina del sito link: è un gioco minimalista ma fatto per far riflettere con un po' di ironia.


Certo, il cambiamento nasce intimamente da noi ma chi ci fa la morale è proprio chi non adotta rimedi per tutelare la nostra terra, mentre dovrebbe pagare per i danni creati producendo cibi sempre meno costosi ma che alla fine dei conti non lo sono realmente, ed è per questo che andrebbe drasticamente staccata la spina almeno una volta; non dico tanto, ma una sola volta levatela dalla presa per qualche giorno affrontando un vero viaggio immergendovi nell'autentica natura, per comprendere che lei vive esattamente come un parente, un vicino di casa, il nostro gatto o cane, un marito, una moglie, come noi e che stare insieme a lei deve significare adattarsi, comprendere i suoi ritmi e semmai darle una direzione per ottenerne i suoi frutti: senza per questo calpestarla.


Io credo che il lavoro del contadino possa comprendere anche questi ultimi aspetti di rispetto e sono convinto che se quel viaggio e quella permanenza nella natura li gusterete da Francesco di Podere Gaipa, che accoglie anche turisti oltre a essere contadino nel suo podere naturalistico, vi sintonizzerete su una lunghezza d'onda completamente diversa riuscendo a comprendere il valore degli alimenti veri e realizzando il fatto che la natura è una sola, quella che cresce e vive grazie al suolo sano e tutelato: Francesco e Podere Gipa fanno anche parte di un progetto locale molto intelligente e inclusivo che troverete a questo link.


Lo so che magari non c'entra nulla, ma lo scrivo lo stesso perché i motivi per avvicinarsi alle esperienze nuove sono personali, tanti e tutti utili per conoscere e scoprire. C'è stato un attore italiano che si chiamava Corrado Gaipa, a me particolarmente familiare perché nello sguardo mi ha sempre ricordato il mio caro nonno materno, calabrese, al quale sono stato infinitamente legato; allora quello che io spero, è che anche voi troviate un piccolo motivo, più o meno vicino alla vostra storia, per fare l'esperienza di stare da Francesco e vivere anche il suo modo di affrontare il rapporto con la natura della sua terra e come dice lui "chi verrà al Podere Gaipa lo potrà vivere in tutta la sua selvatichezza...". Francesco è su Fairbnb a questo link, oppure su Ecobnb a quest'altro link e se soggiornerete al Podere Gaipa scoprirete che è anche un abile e particolarissimo artigiano, ma questo ve lo racconterà meglio lui di persona.




Cliccate qui sotto per ascoltare la testimonianza.

Spero che questo mio lavoro vi ispiri affinché possiate iniziare a scegliere alimenti locali e vicini che per nascere, crescere e raggiungerci non consumino il nostro ambiente ma creino buona salute e della sana socialità. Se questa realtà si trova nella vostra zona contattatela per comprendere in che maniera potrete servirvi delle sue risorse oppure per ispirarvi e realizzare il vostro progetto.



La nostra terra e la vostra salute vi ringraziano.

 



 

CHIUNQUE SIA ARRIVATO FIN QUI, ORA POSSIEDE IL GRANDE POTERE DI DARE FORZA AL PROGETTO CONDIVIDENDO IL PIU' POSSIBILE QUESTA TESTIMONIANZA, AFFINCHE' AUMENTI SEMPRE PIU' IL NUMERO DI PERSONE CHE COMPIONO LE SCELTE GIUSTE PER LA PROPRIA SALUTE E PER QUELLA DELLA TERRA.

 
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