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sono un testimone e sento il dovere di testimoniare
MAPPATERRESANE È UN PROGETTO CHE NON FA FINTA DI NON CAPIRE
Alla fine del ciclo produttivo alimentare industriale siamo noi, insieme al nostro ambiente, a subire i peggiori danni alimentari, ecologici e salutari a causa delle coltivazioni intensive, dei fertilizzanti chimici, dei trasporti su scala mondiale e per colpa di un'alimentazione scarsa di nutrienti. Alimenti che ogni anno vengono massicciamente ritirati dagli scaffali per rischio chimico, fisico o microbiologico (link), ma chiediamoci anche per quale motivo vengono infilati sugli scaffali dei supermercati. Tutto questo accade esclusivamente per favorire la produzione massiccia di cibi sempre meno costosi, che devono fare il giro del mondo prima di arrivare sulle nostre tavole facendo così guadagnare continuamente le industrie alimentari in perenne competizione al ribasso dei prezzi e palesemente aiutate da fondi europei (soldi nostri) per decentrare le produzioni in paesi dove riescono a sfruttare persone che per il loro lavoro costano sempre molto meno e quindi non miglioreranno mai le loro condizioni di vita. Quegli alimenti industriali sono perfetti esclusivamente nella finzione pubblicitaria che li rende degli oggetti alla stregua di un paio di scarpe alla moda e non li considera invece elementi vitali con alte capacità nutrizionali proprio perché non può farlo: non lo sono. Pieghevoli nella buca delle lettere, cartelloni pubblicitari per strada, radio e tv all'insegna del motto "se risparmi per la spesa puoi fare altro!". Infatti, poi devi spendere per curarti e per risanare l'ambiente con tasse comunali o regionali che aumentano: quindi, prima ancora di entrare in un supermercato abbiamo già pagato un costo molto alto e continuiamo a pagarlo permettendo il ciclo dei discount che non deprezzano gli alimenti ma la nostra qualità della nostra vita. La realtà è che c'è il trucco infatti quei prezzi bassi da discount sono un'illusione, non esistono, proprio perché se il giusto prezzo non lo paghiamo noi alla cassa allora lo sta pagando chi lavora per produrre quel cibo insieme al nostro ambiente e alla nostra salute. Sto parlando d'industrie alimentari che dovrebbero rimborsarci per i danni che creano, mentre invece accade che tutti noi ci riversiamo nei centri commerciali favorendo questo ormai drammatico meccanismo, astutamente celato, e che grava totalmente su noi stessi. Ormai mettiamo le mani sul carrello perché ci nutrono a spot televisivi e abbiamo smesso da almeno 50 anni di assumere cibi ricchi di densità, pieni di nutrienti nobili e fatti sostenibilmente senza consumare la terra e la natura; eppure quegli alimenti sani sono reperibili ogni giorno vicino a noi, dai contadini locali che coltivano le loro terre in maniera sana, senza danneggiare l'ambiente e la nostra salute: che cosa stiamo aspettando?
>ETICA DELLE SCELTE<
È necessario assumere la ferma consapevolezza che il terreno, intendo dire il suolo tutto e ovunque, sia il cuore pulsante del mondo, il "filtro attivo naturale" dal quale dipendono il benessere di ambiente, alimenti, quello sociale delle persone e quello della nostra vita. Oggi, noi tutti, sappiamo che ormai il terreno sano crea le condizioni ecologiche e alimentari che ci fanno stare meglio e in salute, eppure su larga scala il cambiamento lo stiamo esclusivamente desiderando ma non agiamo fino in fondo sempre più numerosi. Nel prossimo futuro indubbiamente raggiungeremo la presa di coscienza che guiderà le nostre reali scelte quotidiane, oggi è però necessario accelerare il percorso di ricongiungimento con la natura perché purtroppo stiamo continuando a consumarla e, anche se non ce ne vogliamo rendere conto, abbiamo quasi del tutto compromesso la terra che non sostiene più i danni che le infliggiamo e che continuiamo a produrre. È per questo motivo che documentiamo il lavoro di persone leali che rispettano il terreno, il territorio, gli alimenti, le biodiversità, il lavoro delle persone e la salute della propria comunità; anche quella sociale e culturale. Realtà dalle quali potremo alimentarci di "vita", generando un meccanismo amico della terra e non un sistema di distribuzione alimentare industriale malato che propone cibo "delizioso" grazie a spot pubblicitari green, ricchi di parole, di musiche emotive, d'immagini che infondono sentimenti rassicuranti dietro i quali si celano semplicemente l'impoverimento del nostro ambiente, della nostra salute al fine di farci cadere nella spirale delle multinazionali farmaceutiche, senza contare l'imbruttimento sociale, educativo e culturale. Chiedetevi ad esempio perché in tutte le scuole primarie italiane non siano mai state inserite con un decreto le materie di educazione alimentare e ambientale. Sarebbe un insegnamento che potrebbe e dovrebbe essere messo in atto proprio in collaborazione con la rete dei contadini locali, affinché i nostri figli possano finalmente comprendere che gli alimenti locali e sani sono la prima cura che abbiamo a disposizione, un investimento per la salute, e che produrli consumando il meno possibile il suolo e rigenerandolo concede un futuro ambientale e alimentare sicuro, proprio a loro.
>LE CONSEGUENZE<
Il nostro semplice gesto quotidiano di fare la spesa in massa se fatto senza consapevolezza può agevolare danni irreversibili alimentando un sistema che inquina massicciamente, favorendo la produzione di plastica che ci sommerge, contribuendo al consumo energetico smisurato che genera gas serra, aumentando lo sfruttamento dei lavoratori, la perdita di biodiversità animali e vegetali, la morte dei terreni oppure, spostando l'attenzione sulla salute nostra e su quella del suolo e della vita che genera, lo stesso gesto potrà contribuire a salvaguardare la nostra salute alimentare ma anche sociale insieme a quella degli ecosistemi, degli habitat e dei territori con i loro paesaggi. È la maniera in cui scegliamo di alimentarci che può farci bene e contemporaneamente aiutare il pianeta quindi possiamo e dobbiamo agire noi, altrimenti lo fa qualcun altro senza agire per il nostro benessere salutare e della nostra esistenza.
>MAPPATERRESANE<
Questo "suolo digitale" raccoglie testimonianze di terre sane e dei loro protagonisti, geolocalizzando le posizioni sulla MappaTerreSane© perchè non ci siano più scuse per non servirsi di risorse e alimenti nutrienti evitali vicino a noi. Mappaterresane.it è un territorio digitale dove non è interessante portare le visualizzazioni alle stelle ma piuttosto avere contatti coscienti che potranno fruire di queste testimonianze dedicate a qualsiasi nuova forma di risorse soprattutto alimentari, ma anche sociali, culturali, educative che partano sempre dal rispetto per il suolo. È un sito dedicato a chi non consuma il mondo e sta creando in fondo un nuovo umanesimo fatto di bellezza, salute e civiltà grazie alla terra, al suolo, quindi chiunque tratti il proprio terreno in maniera sana, senza pregiudicarne il futuro evitando che il lato economico prevalga sul fine di generare risorse e alimenti onesti nei confronti dei fruitori, all'interno di queste pagine troverà sempre e gratuitamente un suo posto.
La terra e la vostra salute ringraziano.
CI SFODERANO GLI OCCHI E CI SLEGANO IL CERVELLO
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