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Rigenerare la terra per generare un progetto di vita


Raccogliere testimonianze che dimostrino come si possano fare acquisti di cibo in maniera consapevole credo sia utile per comprendere che dentro ad ogni piccola realtà agricola sana, ci sono persone che stanno veramente tentando di cambiare il mondo migliorando la propria terra e vita. Nessuno glielo sta chiedendo, esattamente come accade nell'agricola "Il Cerchio della Vita", e per un sistema che premia i latifondisti e l'industria alimentare, sono forse anche "scomode" persone che agiscono così come fanno loro. Ma ormai è una questione di vita che dipende sempre più dai nostri comportamenti perchè l'impronta ecologica, quella di ognuno di noi, indica chiaramente che stiamo consumando un ambiente che già non esiste più; significa che quando superiamo la soglia consentita, ognuno di noi sta restituendo alla terra più merda (scusate il francesismo) delle risorse pulite che crea la stessa terra e delle quali quella persona usufruisce, semplice: se fosse solo aria non potremmo più respirare. E' chiaro anche che non dobbiamo colpevolizzarci di fronte all'abnormità di un inquinamento creato principalmente dalle industrie nel mondo, però cambiare abitudini, questo sì, dobbiamo farlo. Come è anche lampante che ci siano parti del mondo peggiori e parti migliori che ne pagano le spese; però attenzione, perchè anche dire che l'Italia stia inquinando molto meno di Cina e India mentre continuando ad usufruire dei cibi che arrivano dai loro paesi favoriamo un inquinamento "a distanza", ci rende complici. Alla fine, a mio parere, il bivio è uno solo e parte dalla terra: o la vita la sottrai, oppure la restituisci al suolo e poi chiaramente crei, come fanno i contadini, anche alimenti sani.


Perché poi, per forzare la produzione si mettono in campo prodotti chimici di sintesi, veleni che alla fine noi mangeremo insieme a quegli alimenti "nati morti" esattamente come la terra dalla quale spuntano: morta anche lei. La sua chimica naturale, l'indipendenza, la capacità di creare natura vegetale e animale, biodiversità, aria pulita, paesaggi e territori cessano; e dire che tutta quella vita serve quotidianamente proprio a noi per vivere, eppure stiamo consumando la terra che ce la concede: è veramente tutto assurdo, o no?


Vi dò un dato agghiacciante: l'1% delle industrie controlla il 70% delle terre agricole del mondo lavorandole devastando natura, territori e paesaggi e consumando vita.


Ora non so se dire che sia stata una fortuna, perchè in realtà quando gli è capitata tra capo e collo per Matteo aveva indubbiamente più il sapore della sfiga, ma poi nello sviluppo dei fatti, io dico meno male, è arrivato a mettere le mani sulla terra e ad attuare un progetto di vera ricostruzione del territorio, dell'habitat, che quindi coinvolgerà sia quello vegetale che animale.


E forse sarà per via di questo percorso "agricologico" che cerca di rendere naturalmente fertile il loro suolo, che lui è già papà di due pargoli e il terzo è in arrivo: la fertilità della vita!


Che bellezza.



Cliccate qui sotto per ascoltare la testimonianza.

Spero che questo mio lavoro vi ispiri affinché possiate iniziare a scegliere alimenti locali e vicini che per nascere, crescere e raggiungerci non consumino il nostro ambiente ma creino buona salute e della sana socialità. Se questa realtà si trova nella vostra zona contattatela per comprendere in che maniera potrete servirvi delle sue risorse oppure per ispirarvi e realizzare il vostro progetto.


Il Cerchio della Vita, Strada della Selva, 17, 05035, Narni, Umbria

340 245 9130


La nostra terra e la vostra salute vi ringraziano.









 

CHIUNQUE SIA ARRIVATO FIN QUI, ORA POSSIEDE IL GRANDE POTERE DI DARE FORZA AL PROGETTO CONDIVIDENDO IL PIU' POSSIBILE QUESTA TESTIMONIANZA, AFFINCHE' AUMENTI SEMPRE PIU' IL NUMERO DI PERSONE CHE COMPIONO LE SCELTE GIUSTE PER LA PROPRIA SALUTE E PER QUELLA DELLA TERRA.

 
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