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La Terra: radice del legame umano

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In un’epoca in cui l’essere umano si è allontanato dalla sua matrice essenziale, la Terra resta l’unico luogo in grado di ricordarci chi siamo davvero e l’agroecologia, può aiutarci a ritrovare il senso del vivere attraverso un rapporto autentico con il suolo che ci sostiene. Non solo risorsa, ma madre, custode silenziosa delle nostre esistenze, la Terra nutrice è il primo e ultimo legame che ci unisce come umanità.

Ogni seme che germoglia racconta una storia di pazienza, fiducia e cooperazione; lavorare la terra non è soltanto un gesto agricolo, ma un atto sociale, politico e spirituale. È un’alleanza con la vita. È nella zolla che tocchiamo insieme che nasce il senso del “noi”, lontano da ideologie, interessi e conflitti: abbiamo la necessità di un ritorno all’essenziale che non è rinuncia, ma riconquista. Quando coltiviamo la terra insieme, non produciamo solo cibo, ma relazioni ed è proprio grazie a quell'azione che rinascono comunità, si ricuciono fratture, si ridisegnano i confini del vivere condiviso: il campo diventa piazza, il gesto agricolo diventa linguaggio comune.


La Terra ci educa all’umiltà: ci insegna che nulla si costruisce da soli e che l’equilibrio nasce dalla diversità, come nel suolo fertile convivono batteri, insetti, radici, e tutto ciò che l’occhio non vede. Così anche noi, esseri umani, abbiamo bisogno dell’altro per crescere, per fruttificare e in questo senso, il ritorno alla terra è anche un ritorno all’umano.


Nel solco tracciato con le mani, impariamo l’attesa, la cura, la responsabilità. E mentre il mondo corre verso modelli di consumo insostenibili, chi coltiva un orto coltiva anche una possibilità di pace. Perché la Terra, con la sua ciclicità e il suo silenzio, ci ricorda che la vita non si possiede: si accompagna, si rispetta, si celebra e si nutre.


La reale salvezza risiede nel passaggio dalla competizione alla cooperazione, dall’accumulo alla condivisione, dall’arroganza all’ascolto. La Terra non è nostra, siamo noi ad appartenere a lei. È su questo riconoscimento che può nascere una nuova civiltà: sobria, giusta, radicata.

In un mondo smarrito, tornare alla Terra è tornare a casa. E in quella casa non siamo mai soli perchè è proprio li' che può germogliare un nuovo umanesimo.


Ginevra di xfarm mi ha raccontato come, solo grazie al suolo, sia stato possibile ricostruire relazioni — sotto e sopra quelle zolle — laddove la Terra era da sempre un luogo di soprusi e ingiustizie.


P.S. Ginevra nella sua testimonianza cita DEAFAL (Delegazione Europea per l'Agricoltura Familiare) attiva in Asia, Africa e America Latina. È un'organizzazione no-profit che promuove l'agroecologia come strumento di sviluppo sostenibile e via di emancipazione, giustizia sociale e cura della Terra. Lavora con agricoltori, comunità rurali e istituzioni per migliorare la sovranità alimentare, la sostenibilità ambientale e l’equità sociale, offrendo formazione, assistenza tecnica e cooperazione internazionale. Con rispetto, ascolto e condivisione, accompagna i percorsi di chi lavora la terra, sostenendo la sovranità alimentare e il diritto a un futuro dignitoso. Il suo operato è un gesto concreto di solidarietà e fiducia nella forza trasformativa dell’agricoltura familiare e dei saperi locali. (www.deafal.org)


Cliccate qui sotto per ascoltare la testimonianza di Ginevra - xfarm agricoltura prossima


Spero che il mio lavoro vi ispiri affinché possiate iniziare a scegliere alimenti locali e vicini che per nascere, crescere e raggiungerci non consumino il nostro ambiente ma creino buona salute e della sana socialità. Se questa realtà si trova nella vostra zona contattatela per comprendere in che maniera potrete servirvi delle sue risorse oppure per ispirarvi e realizzare il vostro progetto.


xfarm agricoltura prossima - c.da Montemadre, snc - 72019 San Vito dei Normanni (BR)

Telefono: +39 3282687989


CHIUNQUE SIA ARRIVATO FIN QUI, ORA POSSIEDE IL GRANDE POTERE DI DARE FORZA AL PROGETTO CONDIVIDENDO IL PIU' POSSIBILE QUESTA TESTIMONIANZA, AFFINCHE' AUMENTI SEMPRE PIU' IL NUMERO DI PERSONE CHE COMPIONO LE SCELTE GIUSTE PER LA PROPRIA SALUTE E PER QUELLA DELLA TERRA.




 
 
 

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Il gesto comune che connette la salute di terre, alimenti, socialità, diritti e vita, lo dobbiamo compiere sempre più noi cittadini insieme agli #eroiditerra, i custodi delle terre sane e locali, i protagonisti di questa inevitabile e già avviata rivoluzione naturale che alla fine, o prima della fine, ci salverà. Almeno due volte al giorno dobbiamo mangiare, se siamo fortunati, quindi perché non acquistare alimenti che per nascere cercano di non consumare la salute della terra, dell'ambiente e delle persone?

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