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E qualcuno ha ancora il coraggio di definirli "sti giovani..." etichettandoli!


L'idea di Fausto, al centro nella foto, è nata nel tempo e con tutta la calma che è servita affinchè lui potesse assistere quasi incredulo a qualcosa che gli è letteralmente esplosa tra le mani anzi, tra le tante mani: le sue, quelle di Giacomo, di Matteo, di Paolo, di Carmine, di Ludovica, di Margherita, di Jacopo e di Adriano, insieme a tutti coloro che hanno collaborato negli anni affinchè questo progetto diventasse coinvolgente e inclusivo. Certamente il fatto di avere della terra di famiglia ha avuto il suo peso, ma se questo gruppo di "sti giovani" non si fosse applicato scegliendo la strada giusta da percorrere, probabilmente adesso su quella terra ci sarebbe un capannone industriale, forse un condominio, un supermercato di quartiere o il nulla.

Immaginiamo...


"Se tu per assurdo ti potessi spremere e riuscissi magicamente a strizzarti, infilandoti in una macchinetta a rulli come quelle per fare la sfoglia, non ti piacerebbe che da te si potesse estrarre l'essenza della tua vita? Come un distillato potente capace di ricordare e imparare dagli errori migliorando adattandosi e cedendo ad altri la sua forza per continuare verso un futuro disponibile e accessibile". Ecco, nella realtà solo una melanzana, un pesco, una patata, una carota, un ulivo e la natura tutta, sono stati e ancora sono capaci di farlo con un seme grazie alla terra: noi esseri umani no.


Certo creiamo vita, ma poi purtroppo riusciamo anche ad impedire l'azione di quelle meravigliose leggi naturali consumando la terra che le possiede. Noi esseri umani non impariamo, creiamo danni irreversibili all'ambiente e li chiamiamo progresso, comportandoci come se su questo pianeta fossimo i soli esseri intelligenti; lo facciamo presuntuosamente e senza renderci conto che rappresentiamo una piccola parte di un unico sistema molto più intelligente dal quale ci siamo completamente scollegati.


Un modo per ricongiungersi con la natura è fare ciò che hanno fatto, e continuano a realizzare, i ragazzi del Giardino di Torricola a Roma: hanno creato socialità e rapporti su un appezzamento di terra, facendoli proliferare. Grazie ai suoi elementi, alle esperienze fatte a contatto con il suolo, alla sua natura, al cibo che crea, all'alto livello di insegnamento tacito che un orto può regalare ad un bimbo perchè lo si deve curare e seguire. E poi la terra conviviale, musicale, creativa, rilassante, e ridendo e scherzando sono arrivati ad essere 3000 persone che interagiscono tra loro per via di un ettaro di terreno fertile non solo per la sua composizione chimica naturale, ma anche per la cultura che crea.


Spesso penso e scrivo, come ho già fatto, che la biodiversità deve nascere anche nelle nostre menti e culture, quindi diventare azioni e comportamenti messi in atto nel rapportarci con gli altri e in genere nel ragionare sul mondo, ma da adesso per esprimere tutti questi concetti potrò semplicemente dire "come i ragazzi di Torricola".


Immaginate se solo fossero un pò così gli asili, le scuole elementari, i condomini, gli uffici pubblici, i posti di lavoro, le biblioteche, le banche! Si, è vero, avete ragione un posto così esiste a Bologna; peccato però che per inventarlo, abbiano prima depositato migliaia di metri cubi di cemento e poi sopra ci abbiano messo la terra presa dalla pianura padana vicina: inquinamento paraculistico! Cioè mi spiego, fino ad allora i palazzinari prevedevano la copertura del suolo con il cemento in bella vista; invece in questo caso, furbescamente e per dare un aspetto "contadino" al business, prima hanno coperto il suolo con il cemento e poi hanno nascosto il cemento con il terreno preso dove doveva rimanere. Ma queste menti geniali sono chiaramente andate oltre il supermercato e hanno addirittura superato l'idea di ipermercato annientandola... Questo è Metamercato!


E invece guarda quì, "sti ca...o di giovani" che ti combinano a Torricola!


Ma iniziare a condividere questa meravigliosa esperienza prendendola ad esempio?


Chiamateli, ispiratevi, frequentateli, copiateli, baciateli, abbracciateli, aiutateli e non perdeteli di vista.



Cliccate qui sotto per ascoltare la testimonianza.

Spero che questo mio lavoro vi ispiri affinché possiate iniziare a scegliere alimenti locali e vicini che per nascere, crescere e raggiungerci non consumino il nostro ambiente ma creino buona salute e della sana socialità. Se questa realtà si trova nella vostra zona contattatela per comprendere in che maniera potrete servirvi delle sue risorse oppure per ispirarvi e realizzare il vostro progetto.


Il Giardino di Torricola, Via Amedeo Momo Simonetti, Roma

334 860 4949 • ilgiardinoditorricola@gmail.com


La nostra terra e la vostra salute vi ringraziano.









 

CHIUNQUE SIA ARRIVATO FIN QUI, ORA POSSIEDE IL GRANDE POTERE DI DARE FORZA AL PROGETTO CONDIVIDENDO IL PIU' POSSIBILE QUESTA TESTIMONIANZA, AFFINCHE' AUMENTI SEMPRE PIU' IL NUMERO DI PERSONE CHE COMPIONO LE SCELTE GIUSTE PER LA PROPRIA SALUTE E PER QUELLA DELLA TERRA.

 
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